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16 Maggio, 2024
Meglio ristrutturare casa o comprarla nuova?
Ti è mai capitato di perderti su siti di case in vendita ed accorgerti che dopo giornate di ricerca non hai ancora trovato la casa che ti piace? Sei sicuro di cercare quello che fa per te? Che tipo di persona sei? Preferisci una casa nuova o un’immobile da ristrutturare?
In questo articolo cercheremo di spiegarti alcune differenze, per poi portarti dalla nostra parte, ovvio, siamo un’azienda che ristruttura case e ci teniamo a farti capire l’importanza di una ristrutturazione.
Innanzitutto, un breve excursus sui prezzi delle case a Pisa. In generale, i prezzi delle case a Pisa sono più elevati nelle zone centrali della città, mentre sono più accessibili nelle zone periferiche.
Nel centro storico di Pisa, il prezzo medio al metro quadro nel 2023 si aggira intorno a 3.500-4.000 euro/mq, con punte massime di 5.000 euro/mq nelle zone più prestigiose come Piazza dei Cavalieri.
- In Sant’Antonio e San Martino, il prezzo medio al metro quadro si aggira intorno a 2.500-3.500 euro/mq,
- Piazza dei Miracoli e Piazza Garibaldi I prezzi medi sono rispettivamente 4.000-5.500 euro/mq e 3.000-4.500 euro/mq.
- San Francesco: 2.500-3.500 euro/mq;
- Santa Maria: 2.500-3.500 euro/mq;
- Piagge: il prezzo medio al mq nel 2023 è di circa 2.000-2.500 euro/mq, con possibilità di trovare qualche occasione a prezzi più bassi in alcune zone;
- Cisanello: il prezzo medio al mq nel 2023 è di circa 1.800-2.500 euro/mq, con un aumento del prezzo medio dovuto alla costruzione del nuovo ospedale;
- Putignano: il prezzo medio al mq nel 2023 è di circa 2.000-2.500 euro/mq, con possibilità di trovare qualche occasione a prezzi più bassi in alcune zone;
- San Giuliano Terme: il prezzo medio al mq nel 2023 è di circa 2.500-3.000 euro/mq, con la presenza di alcune zone più costose a 3.500 euro/mq;
- Cascina: il prezzo medio al mq nel 2023 è di circa 2.500-3.000 euro/mq, con possibilità di trovare qualche occasione a prezzi più bassi in alcune zone.
- Inoltre, i prezzi delle case possono variare anche in base alle dimensioni e allo stato dell’immobile, una casa nuova ha costi decisamente più alti.
Acquistare una casa nuova nel 2024 o optare per una ristrutturazione è una decisione che dipende da diversi fattori e dalle preferenze individuali. Ecco alcuni punti da considerare per valutare quale opzione potrebbe essere migliore:
- Costi finanziari: Acquistare una casa nuova di solito comporta costi più elevati rispetto alla ristrutturazione di una casa esistente. È importante valutare il proprio budget e determinare quale opzione sia più accessibile finanziariamente.
- Personalizzazione: La ristrutturazione offre l’opportunità di personalizzare la casa in base alle proprie preferenze e esigenze. Se desideri un ambiente su misura che rispecchi il tuo stile di vita e i tuoi gusti personali, la ristrutturazione potrebbe essere la scelta migliore.
- Tempo e sforzo: La ristrutturazione di una casa può richiedere tempo e sforzo considerevoli, specialmente se sono necessari lavori strutturali o modifiche significative. Acquistare una casa nuova potrebbe essere più veloce e meno stressante in termini di tempo e sforzo richiesti.
- Qualità e condizioni: Le case nuove di solito offrono standard di qualità più moderni e possono essere dotate di tecnologie e materiali all’avanguardia. D’altra parte, una casa esistente potrebbe richiedere lavori di manutenzione e aggiornamenti per garantire che sia sicura e confortevole.
- Posizione e disponibilità: La disponibilità di case nuove e il loro posizionamento rispetto alle aree desiderate possono influenzare la decisione. Se hai una posizione specifica in mente o se le case nuove sono scarse nella tua area preferita, la ristrutturazione potrebbe essere l’opzione più pratica.
- Valore di investimento: È importante considerare il valore di investimento a lungo termine. Le case nuove potrebbero mantenere il loro valore nel tempo e richiedere meno manutenzione iniziale, mentre una casa ristrutturata potrebbe offrire un potenziale di crescita del valore grazie agli aggiornamenti e alle migliorie apportate.
Prese in considerazione queste differenze tra casa nuova o casa da ristrutturare l’altra domanda da farsi è: Quanto desideri la casa dei tuoi sogni? Se la risposta è TANTISSIMO, allora ecco perchè dovresti pensare ad una ristrutturazione parziale o addirittura totale. ma veniamo al sodo.
Quanto costa ristrutturare casa?
La risposta è dipende. Non c’è un costo rappresentativo, ma quello che possiamo assicurarti è che costerà meno rispetto a che comprare una casa del tutto nuova.
Il primo motivo è perchè ad oggi esistono molte agevolazioni, ad esempio:
- Bonus casa, o Bonus Ristrutturazione casa: chi fa lavori di ristrutturazione può detrarre il 50%.
- Sisma Bonus: percentuale di detrazione crescente in base al miglioramento sismico
- Ecobonus: detrazione fino al 65% su interventi di efficientamento energetico
- Barriere architettoniche: detrazione del 75%
- Bonus Mobili: detrazione del 50%
- Bonus Verde: detrazione del 36%
Se vuoi approfondire ti consigliamo di leggere questo nostro articolo: La guida completa per ristrutturare casa a Pisa con il Bonus casa 2024
Il secondo motivo è magari disponi già di una casa di famiglia, oppure la stai acquistando ad una classe energetica bassa (F o G) e vuoi migliorarla portandola almeno alla classe D.
Sapevi che entro il 2030 l’approvazione della Direttiva Europea Casa Green obbliga tutte le persone che possiedono un immobile a migliorare la classe energetica portandola alla D?
Se vuoi approfondire ti consigliamo di leggere questo nostro articolo: Via libera alla Direttiva Casa Green: gli edifici soggetti a riqualificazione energetica
Quanto costa migliorare l’efficientamento energetico della casa?
Prima di parlarti di costi, vogliamo farti riflettere sui vantaggi:
- Secondo i dati dell’Agenzia nazionale per l’efficienza energetica (ENEA), l’efficienza energetica può consentire risparmi sui consumi di energia primaria fino al 30-40% per gli edifici residenziali e fino al 50-60% per quelli non residenziali.
- Uno studio dell’International Energy Agency (IEA) ha dimostrato che gli investimenti nell’efficienza energetica degli edifici possono generare un ritorno economico significativo, con un rapporto tra costi e benefici che può superare 4:1.
Ora possiamo parlare di costi, ma ricorda, esistono le agevolazioni che possono farti risparmiare molti soldi, ad ogni modo vediamo alcuni costi partendo dal miglioramento della classe energetica della propria casa.
Costi per un impianto fotovoltaico
Il costo di installazione di un impianto fotovoltaico può variare in base a diversi fattori, tra cui la dimensione dell’impianto, la potenza richiesta, la qualità dei pannelli solari e gli eventuali costi di installazione e manodopera. È importante considerare che i prezzi possono variare nel tempo a causa dell’evoluzione del mercato e delle tecnologie fotovoltaiche.
Tuttavia, posso fornirti una stima approssimativa dei costi di installazione di un impianto fotovoltaico in base alla potenza dell’impianto stesso:
- Un impianto fotovoltaico di piccola taglia, con una potenza di circa 3-4 kWp (kilowatt-pico), può avere un costo medio compreso tra i 5.000 ei 10.000 euro, a seconda delle specifiche tecniche e delle condizioni dell’installazione.
- Per un impianto di taglia media, con una potenza di circa 6-8 kWp, il costo medio può variare tra i 10.000 ei 20.000 euro.
- Per impianti di grandi dimensioni, con una potenza superiore a 10 kWp, i costi possono essere più elevati e possono superare i 20.000 euro.
È importante considerare che questi sono solo dati approssimativi e che i prezzi possono variare in base a numerosi fattori.
Costi per l’isolamento termico e degli infissi
Il costo di un isolamento termico per una casa sostenibile può variare in base a diversi fattori, come le dimensioni dell’edificio, il tipo di isolamento utilizzato, le caratteristiche dell’area geografica e il livello di prestazioni energetiche desiderato. Per dare un’idea generale, il costo medio per l’isolamento termico di una casa può oscillare tra i 50 e i 150 euro al metro quadrato, considerando l’installazione di un isolamento termico a cappotto esterno. Tuttavia, è importante tenere presente che questi sono valori indicativi e il costo effettivo può variare notevolmente.
Alcuni dei principali fattori che influenzano il costo dell’isolamento termico includono:
- Tipo di isolamento, esistono diverse opzioni di isolamento termico, come l’isolamento in polistirene espanso (EPS), la fibra di vetro, la lana di roccia, la cellulosa soffiata e altre soluzioni eco-sostenibili. Ogni materiale ha un costo diverso, con alcune opzioni più economiche e altre più costose ma con migliori prestazioni.
- Estensione dell’isolamento, il costo totale dipenderà dall’area che richiede l’isolamento. Se si desidera isolare solo alcune pareti esterne o l’intera struttura dell’edificio, ciò influenzerà il costo totale.
- Lavori aggiuntivi, in alcuni casi, potrebbe essere necessario svolgere lavori preparatori o correttivi prima di procedere con l’isolamento termico, ad esempio la rimozione di vecchi rivestimenti o il ripristino di superfici danneggiate. Questi lavori aggiuntivi possono comportare un aumento dei costi.
Il costo degli infissi dipenderà da diversi fattori, tra cui:
- Materiale: Gli infissi possono essere realizzati in diversi materiali, come legno, PVC, alluminio o leghe di alluminio-legno. Ogni materiale ha caratteristiche e prestazioni diverse, che influenzeranno il costo complessivo.
- Tipo di vetro: Gli infissi possono essere dotati di diverse tipologie di vetro, come vetro singolo, vetro doppio o triplo con intercapedine, vetro bassoemissivo (Low-E), vetro antisfondamento, ecc. Le diverse opzioni di vetro influenzeranno sia il costo che le prestazioni in termini di isolamento termico e acustico.
- Dimensioni e tipologia degli infissi: Il costo degli infissi dipenderà dalle dimensioni, dalla forma e dalla complessità della loro installazione. Ad esempio, finestre panoramiche, porte finestre scorrevoli o finestre a forma speciale potrebbero richiedere un investimento aggiuntivo rispetto a infissi standard.
- Certificazioni energetiche: Alcuni infissi possono essere certificati e conformi a norme specifiche di efficienza energetica, come la marcatura CE, il marchio di qualità Passivhaus o altre certificazioni riconosciute. Queste caratteristiche possono influire sul costo, ma offrono anche benefici in termini di risparmio energetico nel lungo termine.
Efficienza energetica e gestione dell’acqua in una casa green: Costi e soluzioni per un’abitazione sostenibile
Per rendere l’impianto elettrico più efficiente dal punto di vista energetico, possono essere adottate diverse soluzioni. Alcuni degli interventi più comuni includono l’installazione di sistemi di illuminazione a LED, l’utilizzo di dispositivi di controllo e gestione dell’energia, come i regolatori di tensione, e l’adozione di apparecchiature elettrodomestiche ad alta efficienza energetica. I costi di questi interventi possono variare in base alle dimensioni dell’edificio e alla complessità del sistema. In generale, il costo dell’efficientamento degli impianti elettrici può oscillare tra alcune centinaia a diverse migliaia di euro, a seconda delle specifiche esigenze e delle soluzioni adottate.
Un altro aspetto importante per la sostenibilità di una casa green è la gestione dell’acqua. Ciò include l’installazione di dispositivi di risparmio idrico, come rubinetti e docce a basso flusso, e sistemi di raccolta e riutilizzo delle acque piovane. Anche in questo caso, i costi dipenderanno dalle dimensioni dell’edificio e dalla portata dei sistemi adottati. Il costo dell’efficientamento dei sistemi di gestione dell’acqua può variare da alcune centinaia a diverse migliaia di euro, a seconda delle specifiche soluzioni implementate.
Ristrutturazione completa
Se dovessimo invece parlare di una ristrutturazione completa di una casa va tenuto di conto di diversi fattori che influenzano il costo totale, tra cui le condizioni esistenti della struttura, gli impianti, il design, i permessi e le dimensioni della casa.
In particolare, cucina e bagno sono le stanze più costose da rinnovare, poiché coinvolgono specialisti in diversi settori, come idraulici, elettricisti, falegnami e piastrellisti. Se la casa è molto vecchia, potrebbero essere necessari interventi strutturali, come la sostituzione di impianti idraulici o di riscaldamento, che aumenteranno il costo complessivo.
È essenziale pianificare attentamente ogni dettaglio del progetto per evitare sorprese durante la ristrutturazione. Di seguito sono riportate stime dei costi medi per la ristrutturazione di case di varie dimensioni, che possono fornire un’indicazione del budget necessario:
- Casa di 60 metri quadrati: 24.000 €
- Casa di 80 metri quadrati: 32.000 €
- Casa di 100 metri quadrati: 42.000 €
- Casa di 150 metri quadrati: 50.000 €
Questi sono solo valori medi e il costo effettivo può variare in base a numerosi fattori, tra cui la complessità del progetto, la qualità dei materiali utilizzati e le dimensioni della casa.
Quanto costa ristrutturare un bagno?
Se hai in mente di concentrarti solo su alcune stanze della casa, come ad esempio il bagno, non dovrai necessariamente stendere un budget enorme. Tuttavia, il costo complessivo dipenderà dalla portata dei cambiamenti che intendi apportare. Ad esempio, se il bagno ha ancora vecchie tubature di piombo, potrebbero essere necessari interventi di ristrutturazione per garantire la sicurezza e la qualità dell’acqua potabile, considerando che l’uso del piombo nei sistemi idraulici è ormai proibito.
Ecco alcune domande da considerare per valutare i punti critici della tua ristrutturazione:
- È necessario sostituire l’impianto idraulico?
- Vorrei sostituire la vasca con una doccia?
- È previsto un rifacimento completo di pavimenti e rivestimenti?
- C’è bisogno di un nuovo box doccia?
- Posso riutilizzare i mobili esistenti o è preferibile acquistarne di nuovi?
- Devo optare per mobili su misura o quelli standard vanno bene?
Di seguito sono riportati alcuni costi medi per diverse tipologie di interventi di ristrutturazione del bagno:
- Cambio dei rivestimenti di pareti e pavimenti: 30–50 €/m²
- Modernizzazione del sistema elettrico: 200 €/m²
- Sostituzione dell’impianto idraulico: 18 €/ora
- Installazione di nuovi sanitari (doccia, WC, lavandino ecc.): 2.000 €
- Ammobiliare un bagno: 1.500 € (costo totale)
- Ristrutturazione di un bagno di 4 m²: 3.500 € (costo totale)
- Ristrutturazione di un bagno di 6 m²: 4.250 € (costo totale)
Quanto costa rinnovare una cucina?
Come già accennato, la cucina può essere una delle stanze più costose da ristrutturare, poiché coinvolge una serie di interventi, tra cui impianti idraulici ed elettrici, rivestimenti, mobili, illuminazione ed elettrodomestici. Anche qui, il costo totale dipende dall’entità della ristrutturazione che si desidera effettuare.
Sapevi che il piano di lavoro di una cucina può rappresentare più del 20% del budget totale? Solitamente, il marmo è il materiale più popolare per questa parte della cucina, ma ci sono alternative più economiche e sostenibili, come il bamboo. Bisogna quindi fare attenzione alle scelte!
Ecco alcuni prezzi medi per la ristrutturazione completa di una cucina:
- Cucina di 5 metri quadrati 4.800 €
- Cucina di 6 metri quadrati 5.100 €
- Cucina di 7 metri quadrati 5.600 €
- Cucina di 8 metri quadrati 6.400 €
- Cucina di 10 metri quadrati 7.800 €
- Cucina di 12 metri quadrati 9.000 €
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16 Maggio, 2024
I 5 errori più comuni durante una ristrutturazione casa a Pisa
Ristrutturare casa a Pisa o dintorni può essere una sfida piena di ostacoli se non sai da dove cominciare. Per garantire che vada tutto liscio occorre evitare gli errori più comuni.
1. Sottovalutare il Budget
Uno degli errori più grandi che le persone commettono durante una ristrutturazione casa è sottostimare il budget necessario per completare il progetto. Molte persone non considerano adeguatamente i costi associati alla ristrutturazione, inclusi materiali, manodopera, permessi e imprevisti. Questo può portare a sorprese finanziarie e a lavori incompleti o di bassa qualità. È importante fare una stima accurata dei costi e includere una riserva per eventuali imprevisti.
Dopo aver ottenuto un computo attendibile, puoi pensare di alleggerire la spesa accedendo ai bonus fiscali, ma ci sono delle regole da rispettare.
2. Non Seguire il Corretto Iter Burocratico
Prima di iniziare i lavori, assicurati di avere tutti i permessi necessari dalle autorità locali e di rispettare le normative edilizie e urbanistiche. Trascurare questo passaggio può portare a sanzioni, o peggio, alla demolizione di ciò che è stato costruito.
Inoltre, non avere tutto in regola può significare perdere un’opportunità importante di risparmio fiscale. L’accesso ai Bonus edilizi potrebbe essere bloccato anche per motivi più “banali”, come il pagamento tramite un bonifico non parlante.
Chiedi al tuo consulente di fiducia a quali agevolazioni fiscali puoi accedere, e se non ne hai uno puoi sempre rivolgerti a noi.
3. Non Verificare la Situazione Preliminare
Un altro errore comune e che spesso causa sorpresine indesiderate in corso d’opera, è quello di non verificare adeguatamente le condizioni della casa prima di iniziare i lavori.
Fare un sopralluogo accurato, oltre ad essere utilissimo per stimare con precisione i costi di ristrutturazione al mq, può aiutare a identificare eventuali problemi strutturali o di altro genere che potrebbero influenzare la buona riuscita dei lavori. Se vuoi evitare ritardi, costi aggiuntivi e problemi durante la ristrutturazione, richiedi un sopralluogo completamente gratuito.
4. Fare Tutto da Soli
Alcune persone scelgono di fare tutto da sole durante una ristrutturazione casa, pensando di risparmiare denaro. Anche se può sembrare costoso inizialmente, investire in professionisti può risparmiare tempo, stress e denaro a lungo termine.
Il do-it-yourself improvvisato può portare a risultati di bassa qualità, ritardi e problemi di sicurezza, per non parlare della mole di stress che ti ritroveresti fra capo e collo.
Affidarsi a professionisti qualificati e esperti, come il network di Ristrutturo Pisa, ti può garantire che il lavoro venga eseguito correttamente.
5. Trascurare la visione d’Insieme del progetto
Quest’ultimo non è proprio un errore, quanto una giustificatissima mancanza di chi non fa questo di mestiere.
Coordinare diversi professionisti, mantenere armonia tra colori e materiali, concentrarsi su un aspetto più urgente per poi perderne di vista altri meno evidenti -e che prima o poi verranno a chiedere il conto-, tenere tutto in ordine fino all’anno seguente per ottenere il credito d’imposta… Ristrutturare casa è un impegno enorme che sotto molti punti di vista mette a rischio la serenità di chi ci vive. D’altronde è un progetto, e come tale è composto da tanti “pezzettini” che vanno considerati nella loro totalità. Altrimenti rischi di arrivare alla fine con una casa che non ti soddisfa, non funzionale al tuo stile di vita o nella peggiore delle ipotesi, a dover rimettere le mani sui lavori appena conclusi.
Puoi evitare tutto questo, e allo stesso tempo puoi avere la certezza che i lavori avranno costi e tempi ben definiti. Non avere paura di realizzare il tuo sogno immobiliare solo perché tutti quelli che conosci hanno avuto brutte esperienze (avranno commesso almeno uno di questi errori ndr).
Facciamo così: sfrutta la nostra consulenza, il sopralluogo, il render e il preventivo, tutto a costo zero. Poi decidi. Ci stai?
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16 Maggio, 2024
Cosa fare per ristrutturare casa a Pisa? Interventi più comuni
Se ti stai chiedendo cosa fare per ristrutturare casa, probabilmente sei consapevole che il tuo immobile ha bisogno di una “rinfrescata” ma non sai bene da che parte cominciare.
Noi di Ristrutturo Pisa ci occupiamo da anni di ristrutturazione case a Pisa e provincia, e sappiamo bene quali sono gli interventi “classici” che i proprietari richiedono con più frequenza. Vediamoli uno a uno.
Ristrutturazione casa privata: interventi più richiesti
Partiamo dalla ristrutturazione di abitazioni private, visto che condomini e locali commerciali sono tutto un altro paio di maniche.
Che sia una villetta o un appartamento, i lavori più diffusi sono gli stessi e cambiano le modalità o la difficoltà di realizzazione del progetto.
Cambio pavimenti
Quando decidi di rimodernare casa, cambiare il pavimento è spesso il primo passo, insieme al rifacimento del bagno. Ci sono tante ragioni e tanti modi per farlo, ma scegliere il pavimento giusto non riguarda solo l’estetica, ma anche e soprattutto aspetti tecnici importanti. Pensa anche alla praticità e a come sarà comodo il pavimento in base a come usi ogni stanza.
Puoi fare un restyling leggero o un intervento più impegnativo, che include togliere le vecchie finiture o installare il riscaldamento a pavimento.
È essenziale sapere bene le varie opzioni e anche quali regole rispettare. Di solito, cambiare il pavimento è considerata manutenzione ordinaria, che non necessita di permessi speciali. Puoi optare per un nuovo pavimento senza togliere quello vecchio, ma devi essere sicuro che quello esistente sia adatto, scegliere i materiali giusti e verificare che l’altezza dal soffitto non venga ridotta al di sotto dei limiti dell’abitabilità.
Se invece scegli di demolire e rimuovere la pavimentazione esistente, andando a sostituire il massetto e provvedendo a modifiche sugli impianti, l’intervento rientra nella manutenzione straordinaria, che necessita di un titolo abilitativo per il quale dovrai rivolgerti a un tecnico fidato.
Rifacimento impianti
La revisione o l’aggiornamento degli impianti sono interventi fondamentali durante una ristrutturazione. Questo può includere la sostituzione di tubazioni, cablaggi e radiatori per garantire un funzionamento sicuro ed efficiente degli impianti domestici. I nuovi impianti devono essere correttamente progettati e installati per evitare problemi futuri e garantire il rispetto delle normative di sicurezza.
Gli interventi più gettonati sono sull’impianto elettrico, idraulico, termico (riscaldamento ma anche climatizzazione), ma dobbiamo considerare anche altri impianti che possono essere installati da zero, come il fotovoltaico o gli strumenti di domotica.
Sostituzione infissi
Sostituire le vecchie finestre, porte e persiane con modelli più moderni può aumentare l’efficienza energetica della casa, oltre che migliorare il suo aspetto estetico. Se vivi in una grande città come Pisa, è il primo intervento da mettere in conto se vuoi un efficace isolamento acustico.
Puoi scegliere tra tanti materiali che si prestano alle più svariate esigenze, i più diffusi sono alluminio, legno e PVC.
Sostituzione caldaia
Quando raggiunge i 15, massimo 20 anni, la caldaia dovrebbe essere sostituita. Non solo perché rischi di rimanere al freddo, ma soprattutto per i costi di riparazione sempre più alti e il rischio di aumentare il consumo di energia (e il prezzo delle bollette).
Se sostituisci la vecchia caldaia con un modello più moderno e più efficiente risparmi energia e puoi accedere all’Ecobonus.
Ristrutturazione abitazioni private: interventi straordinari
Demolizione opere murarie
Questo paragrafo è dedicato a chi vuole cambiare completamente i connotati della propria casa.
Le demolizioni possono essere necessarie per rimuovere pareti, soffitti o elementi strutturali esistenti al fine di creare nuovi spazi o modificare la disposizione degli ambienti. In questi casi è imprescindibile la valutazione di fattibilità degli interventi per non rischiare di compromettere l’integrità strutturale dell’edificio.
Rifacimento massetto
Come accennavamo poco fa, la demolizione completa del vecchio pavimento è un intervento di manutenzione straordinaria.
Il rifacimento del massetto comporta la rimozione del massetto esistente e la sua sostituzione con un nuovo strato di calcestruzzo o materiale simile. Questo intervento può essere necessario per correggere problemi di livellamento o per migliorare l’isolamento acustico e termico della casa. A proposito…
Isolamento
L’isolamento termico e acustico della casa è un intervento fondamentale per migliorare il comfort abitativo e ridurre i consumi energetici. Questo può includere l’installazione di materiali isolanti nelle pareti, nei pavimenti e nei tetti della casa.
Il cappotto è la soluzione più diffusa al momento, ma esistono delle alternative, come l’intonaco termico o l’insufflaggio, che vanno valutate con un esperto in base alle caratteristiche della casa.
Stare dietro a tutti questi lavori e tutte le difficoltà che comportano è una vera sfida.
Serve una pianificazione ben precisa, tante professionalità diverse e qualcuno che li coordina. Il tutto, possibilmente, senza farti andare in bancarotta o confinarti fuori casa per mesi e mesi. E chi ti garantisce un risultato soddisfacente?
Qualcuno c’è.
Ristrutturo Pisa nasce per affiancare i proprietari nei loro progetti immobiliari più ambiziosi.
Abbiamo ristrutturato centinaia di immobili, e grazie alla nostra esperienza possiamo garantirti tempi certi, costi certi, infinita tranquillità.
Dai un nuovo volto alla tua casa senza paura, richiedi il sopralluogo gratuito e senza impegno da parte di un nostro consulente.
16 Maggio, 2024
4+1 consigli indispensabili per arredare la tua casa appena ristrutturata
Arredare una casa appena ristrutturata può essere un’avventura emozionante e allo stesso tempo impegnativa. È il momento di trasformare gli spazi vuoti in un ambiente accogliente e personalizzato che rifletta il tuo stile di vita e la tua personalità.
La scelta dell’arredamento e le finiture è fondamentale per valorizzare al meglio le caratteristiche della tua nuova casa ristrutturata a Pisa.
1. La pianificazione
Prima di iniziare a riempire gli spazi con mobili e accessori, è fondamentale fare una pianificazione dettagliata e una progettazione accurata. In questo modo sarai certo di valorizzare le caratteristiche della tua nuova casa, e di non dover ritornare sui tuoi passi dopo pochi mesi.
Ecco cosa dovresti fare:
- Budget: stabilisci un budget chiaro e realistico per l’arredamento, considerando sia i costi dei mobili che quelli dei lavori di ristrutturazione. Sapevi che puoi usufruire del bonus mobili dopo aver ristrutturato casa? anche le spese di studio e progettazione rientrano nella spesa agevolata!
- Analisi degli spazi: Valuta le dimensioni e la disposizione di ogni stanza per capire come ottimizzare lo spazio disponibile. In questa fase è molto comodo avere a disposizione un render tridimensionale.
- Identifica le tue esigenze: sei una persona che ama cucinare? Sei molto ordinato? Vorresti lavorare da casa? Fai una lista dei tuoi desideri per ogni ambiente, immagina le attività quotidiane che dovrai svolgere tenendo conto del tuo stile di vita.
- Scelta dello stile: decidi lo stile di arredamento che meglio si adatta alla tua personalità e al design della casa. Puoi optare per uno stile moderno, classico, minimalista o boho-chic… Internet è molto utile per cercare ispirazione, ma attento a non farti confondere dalle tantissime opzioni disponibili!
2. La palette di colori e i materiali
Per inciso, questa è una scelta che va soppesata anche prima di iniziare la ristrutturazione, e il motivo è molto semplice. Ridipingere una parete non è un problema, sostituire i mobili è una scocciatura ma si può fare. Ma una volta posato il pavimento chi si metterebbe a disfare tutto per cambiare il colore delle piastrelle?!
I pavimenti fanno a tutti gli effetti parte dell’arredamento, un parquet ti porterà a fare scelte ben diverse rispetto a un cotto, o al gres, sia dal punto di vista della funzionalità che per lo stile della casa.
Valuta le caratteristiche della tua casa ristrutturata e “incrociale” con le tue preferenze in ambito di colori e materiali. Ti potrebbe essere d’aiuto una moodboard, una tavola reale o digitale dove inserire colori, texture, lembi di tessuto per testare gli abbinamenti migliori.
Un consiglio che viene dato dalla maggior parte degli arredatori è la regola dei 3 colori: una base neutra, un colore vivace per accentuare alcuni punti, e un colore intermedio per creare equilibrio tra gli altri due. Possono essere sfumature della stessa tinta, o tonalità diverse tra loro. Ciò che conta è che il risultato finale funzioni e rispecchi il tuo stile.
3. Selezione dei mobili, e non solo
È il momento di passare alla selezione dei mobili. Le riflessioni che hai fatto finora sono essenziali per fare la scelta giusta.
Se la metratura della casa è limitata, puoi considerare l’acquisto di mobili multifunzionali, come divani letto, tavoli estensibili e complementi pieghevoli o richiudibili.
Hai fatto un importante investimento immobiliare e sei sicuro che questa sarà casa tua per molti anni? Investi in mobili realizzati con materiali di alta qualità e resistenti nel tempo, che possano resistere all’usura quotidiana e conservare intatto il loro aspetto originale.
In questa fase, potrebbe esserti utile l’aiuto di un professionista. Non solo per il trasporto e il corretto montaggio dei tuoi nuovi complementi, ma anche durante la scelta dello stile e gli abbinamenti di colori e materiali.
4. Rendi la casa davvero tua con gli accessori
Aggiungi dettagli decorativi e accessori che riflettono il tuo stile personale e aggiungono colore, texture e interesse visivo agli ambienti.
Usa la tua moodboard come guida e scegli dove posizionare quadri, piante, libri e soprammobili, e ricorda che devono essere elementi che arricchiscono l’ambiente, senza prendere il sopravvento. Le piante vanno curate e i mobili spolverati, se non hai tempo per farlo a lungo andare daranno una sensazione di disordine e trascuratezza.
Consiglio bonus: Gli errori da non fare quando arredi casa
Sei emozionato all’idea di vivere nella tua casa ristrutturata e arredata come in una rivista di design? Assicurati un perfetto risultato ed evita di commettere questi errori:
- NON concentrarti solo su una stanza: hai investito tutto il tuo tempo e il tuo budget sulla camera da letto, ma adesso hai un salotto spoglio e inadatto ad accogliere ospiti. Ricorda che devi vivere tutta la casa, cerca di ripartire i tuoi sforzi su tutti gli ambienti, non solo il tuo preferito.
- NON trascurare gli ambienti esterni: un bel terrazzo o un giardino sono un piccolo tesoro da custodire, perché oltre a offrirti un po’ di spazio extra da sfruttare, dà anche più valore alla casa. Ricordati che anche nel 2024 c’è il bonus verde!
- NON dimenticare l’illuminazione: oltre a lampadari e plafoniere, puoi valutare di posizionare piantane e lampade da tavolo in punti strategici. Vicino al divano per creare l’atmosfera perfetta del dopo cena, di fianco al letto per leggere, all’ingresso e nei disimpegni per illuminare ogni angolo.
Dì la verità, ti è venuta voglia di rinnovare la tua casa a Pisa? Con noi può essere un progetto semplice, e perfino divertente. Se hai una casa da ristrutturare, puoi dimenticarti della paura di spendere un sacco di soldi per lavori infiniti senza la certezza del risultato finale.
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16 Maggio, 2024
La guida completa per ristrutturare casa a Pisa con il Bonus casa 2024
Hai mai pensato a quanto sarebbe fantastico dare una nuova vita alla tua casa senza svuotare il portafoglio? Bene, il 2024 è qui per rendere questo sogno più accessibile che mai! Grazie ai recenti provvedimenti normativi, abbiamo a disposizione un arsenale di bonus edilizi pronti a trasformare il tuo rifugio in qualcosa di veramente speciale.
Un nuovo anno, nuovi bonus: le novità del 2024
Immergiamoci nei dettagli! Con i decreti del 29 e 30 dicembre 2023 e la Legge di Bilancio 2024 ufficialmente nel quadro normativo, abbiamo un nuovo capitolo aperto per il miglioramento delle nostre abitazioni. Se pensavi che l’uscita di scena del Superbonus al 110% dall’1 gennaio 2024 avrebbe bloccato le tue ambizioni di rinnovamento, ti sbagliavi di grosso!
La ristrutturazione nel 2024: via al restyling con gusto e vantaggi fiscali
Il 31 dicembre 2023 ha visto investimenti record nei lavori di ristrutturazione, con oltre 100 miliardi di euro spesi (per la precisione, 102,68 miliardi) e detrazioni maturate pari a 99,732 miliardi secondo i dati Enea. Ma, aspetta, c’è di più! Nonostante il Superbonus non sia più il protagonista indiscusso, il 2024 ha in serbo altre agevolazioni per chi sogna di dare un nuovo look alla propria casa.
Cosa è cambiato per il Superbonus?
Il Superbonus al 110% è andato in pensione dall’inizio del 2024, ma tranquillo, c’è ancora tanto da scoprire per mettere a nuovo la tua casa.
Quanti tipi di bonus edilizi ci sono nel 2024?
Le agevolazioni sulle ristrutturazioni edilizie sono molteplici e riguardano diverse tipologie di interventi. Anche se la legge fissa dei limiti di spesa ben precisi, i contribuenti hanno molteplici opportunità di risparmio grazie alle detrazioni.
Vediamo nel dettaglio quanti bonus edilizi sono disponibili nel 2024:
- Bonus casa, o Bonus Ristrutturazione casa: chi fa lavori di ristrutturazione può detrarre il 50% di una spesa massima di 96.000 euro per unità immobiliare;
- Sisma Bonus: percentuale di detrazione crescente in base al miglioramento sismico
- Ecobonus: detrazione del 50% su interventi di efficientamento energetico
- Conto termico: sostituzione impianti di climatizzazione, installazione impianti solari termici o scaldacqua a pompa di calore, valido anche per aziende.
- Superbonus: fino al 70% ma solo per i condomini o abitazioni plurifamiliari;
- Barriere architettoniche: detrazione del 75% per interventi che facilitano la deambulazione di persone con difficoltà, ad esempio l’installazione di rampe o ascensori;
- Bonus Mobili: detrazione del 50% su un massimo di spesa di 5000€ (= 2500€) per l’acquisto di mobili in concomitanza di una ristrutturazione o elettrodomestici con classe energetica alta;
- Bonus Verde: 36% di una spesa massima di 5000€ (=1800€) per opere di giardinaggio e coperture a verde;
Bonus ristrutturazione casa: detrazione al 50%
Il Bonus Casa con detrazione al 50% è il vostro alleato per gli interventi di manutenzione straordinaria. Valido per tutto il 2024, vi offre la possibilità di ottenere una detrazione fiscale del 50%, ripartita in dieci quote annuali di pari importo, su tutte le spese sostenute per i lavori di recupero edilizio, compresi tetti, infissi, e serramenti. Il limite massimo di spesa è di 96.000 euro per ogni unità immobiliare.
- Interventi sulle singole unità immobiliari
È detraibile il 50% delle spese sostenute per lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze. - Interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali
È detraibile il 50% delle spese sostenute per lavori di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali.
Per ottenere l’agevolazione non è necessario essere il proprietario dell’immobile, ma essere titolare di un diritto reale sullo stesso e sostenere le spese per la sua ristrutturazione. Sai cosa significa portare in detrazione?
La detrazione del 50% si realizza in 10 anni, ogni anno il committente recupera 1/10 delle spese sostenute con la ristrutturazione. Per detrarre il cliente deve presentare le fatture con i rispettivi bonifici parlanti durante la dichiarazione dei redditi.
Inoltre il committente deve essere capiente, ovvero deve avere un certo reddito per portare in detrazione le spese. Chi lavora come dipendente paga un certo IRPEF annualmente (imposta reddito persone fisiche). Questo ammontare IRPEF rappresenta la capienza che ha il lavoratore dipendente. Chiaramente la detrazione per la ristrutturazione si può sommare con altre detrazioni/agevolazioni che il cliente potrebbe avere, per cui prima di iniziare una ristrutturazione è bene fare uno studio approfondito affidandosi ad un professionista.
Ecobonus fino al 65%
L’Ecobonus è la chiave per migliorare l’efficienza energetica della vostra casa. Per beneficiare di queste agevolazioni, è fondamentale che gli interventi vengano eseguiti su unità immobiliari, edifici o parti di edifici già esistenti, che siano stati censiti o per i quali è stata richiesta la registrazione catastale. Questa condizione si applica a qualsiasi categoria catastale, inclusi gli immobili rurali e quelli strumentali per attività d’impresa o professionale, nonché beni merce o patrimoniali. È importante notare che l’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024. Per la maggior parte degli interventi, la detrazione è fissata al 65%, tuttavia, ci sono casi specifici in cui si applica una detrazione maggiorata fino al 75% oppure ridotta del 50%. Ecco in quali casi si applicano le diverse aliquote:
1) Per gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni di edifici condominiali che interessino almeno il 25% dell’involucro, è prevista una detrazione del 70%. Se con l’intervento di miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva si consegue almeno la qualità media di cui al DM 26 giugno 2015, la detrazione sale al 75%.
2) Siamo invece al 65% per, ad esempio, questi lavori:
- Coibentazione dell’involucro opaco;
- Pompe di calore;
- Sistemi di building automation;
- Collettori solari per produzione di acqua calda;
- Scaldacqua a pompa di calore;
- Generatori ibridi (pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro).
3) Ma si può scendere al 50%. Per quali lavori?
- Acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi;
- Acquisto e posa in opera di schermature solari;
- Acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe a o con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili (spetta, invece, la maggiore detrazione del 65% se le caldaie, oltre a essere almeno in classe a, sono anche dotate di sistemi di termoregolazione evoluti).
Come fare per ottenere il bonus ristrutturazione casa
La maggior parte dei bonus viene erogato tramite detrazione fiscale in fase di dichiarazione dei redditi. In sostanza viene fatto uno sconto dalle tasse IRPEF dovute, pari alla percentuale a cui si ha diritto rispetto alla somma spesa per i lavori.
Per ottenere il bonus ristrutturazione casa è necessario allegare alla dichiarazione dei redditi:
- Ricevuta di bonifico parlante;
- Fattura;
Cos’è il bonifico parlante? È una forma di pagamento dove esplicitate informazioni dettagliate sul motivo della transazione e permettono all’Agenzia delle Entrate di collegare con certezza il pagamento ai lavori eseguiti. |
La detrazione Irpef deve essere utilizzata in un arco temporale di 10 anni al momento della dichiarazione dei redditi, per importi:
Singole unita’ immobiliari
Tipologia di intervento |
Tetti massimi e percentuali della detrazione |
Riqualificazione energetica globale (comma 344) | 100.000 euro (65% di 153.846,15 euro) |
Interventi sull’involucro di edifici esistenti, riguardanti strutture opache orizzontali, verticali (comma 345) | 60.000 euro (65% di 92.307,69 euro) |
Acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi | 60.000 euro (50% di 120.000 euro) |
Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda (comma 346) | 60.000 euro (65% di 92.307,69 euro) |
Acquisto e posa in opera di schermature solari | 60.000 euro (50% di 120.000 euro) |
Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, integrale o parziale, con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 del 18 febbraio 2013 | 30.000 euro (50% di 60.000 euro) |
Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, integrale o parziale, con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 del 18 febbraio 2013 e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti | 30.000 euro (65% di 46.153,84 euro) |
Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, integrale o parziale, con impianti dotati di caldaie a condensazione, con impianti con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia (comma 347) | 30.000 euro (65% di 46.153,84 euro) |
Sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria | 30.000 euro (65% di 46.153,84 euro) |
Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro | 30.000 euro (65% di 46.153,84 euro) |
Acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti (a condizione che producano un risparmio di energia primaria come definito dal DM 4 agosto 2011 pari almeno al 20%) | 100.000 euro (65% di 153.846,15 euro) |
Acquisto e posa in opera di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale | 30.000 euro (50% di 60.000 euro) |
Condomini
Per le parti comuni degli edifici condominiali, i limiti massimi delle detrazioni vanno calcolati su un ammontare delle spese fino a 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.
Prendendo come esempio un condominio di sei appartamenti, il tetto di spesa per gli interventi sulle parti comuni ammonta a 240.000 euro (40.000 x 6). Su questo ammontare viene poi calcolata la detrazione del 70% (168.000 euro) se l’intervento riguarda almeno il 25% della superficie dell’involucro o del 75% (180.000 euro) se con l’intervento si consegue almeno la qualità media di cui al DM 26 giugno 2015.
Per gli interventi di riqualificazione energetica abbinati alla riduzione del rischio sismico, i limiti massimi delle detrazioni vanno calcolati su un ammontare delle spese fino a 136.000 euro (96.000 + 40.000) moltiplicato per il numero delle unità immobiliari.
Per usufruire dell’ecobonus ci sono numerose pratiche ed adempimenti. Solitamente è necessario redigere uno studio di fattibilità che dimostri i miglioramenti energetici che si possono ottenere dagli interventi previsti. I materiali che vengono installati devono avere requisiti CAM (criteri ambientali minimi) e specifiche trasmittanze o composizioni in base ai risultati che si devono ottenere.
Stai pensando di ristrutturare casa usufruendo di agevolazioni fiscali ma hai paura di perderti nella giungla burocratica?
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RISTRUTTURA CASA PAGANDO IL 50%
Sismabonus 2024
Per chi vive in zone sismiche, il Sismabonus è l’asso nella manica. Fino al 2024, potete ottenere una detrazione del 50% per interventi che riducono il rischio sismico su un ammontare massimo di 96.000 euro per unità immobiliare e deve essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo.
La detrazione è calcolata sulle spese per la realizzazione dei lavori sulle unità abitative, sugli edifici produttivi e sulle parti comuni degli edifici condominiali.
Sono inoltre detraibili le spese per:
- La classificazione e la verifica sismica degli immobili;
- La progettazione degli interventi;
- Le prestazioni professionali richieste dalla realizzazione dei lavori;
- L’acquisto dei materiali;
- Perizie, sopralluoghi, relazioni di conformità;
- Iva, imposte di bollo, rilascio di autorizzazioni.
Il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione è pari a 96.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.Il limite di spesa riguarda il singolo immobile e le sue pertinenze unitariamente considerate, anche se accatastate separatamente.
Le detrazioni possono aumentare se:
- Nelle singole unità immobiliari:
- Riduzione del rischio sismico di 1 classe: Detrazione del 70%
- Riduzione del rischio sismico di 2 classi: Detrazione dell’80%
- Negli edifici condominiali:
-
- Riduzione del rischio sismico di 1 classe: detrazione del 75%
- Riduzione del rischio sismico di 2 classi: detrazione dell’85%
Se gli interventi per la riduzione del rischio sismico sono effettuati nei Comuni che si trovano in zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3, da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare che acquistano un vecchio edificio, lo demoliscono e ricostruiscono in chiave antisismica e rivendono le unità immobiliari entro trenta mesi dalla conclusione dei lavori, chi compra l’immobile nell’edificio ricostruito può usufruire di una detrazione pari, rispettivamente:
- Al 75% del prezzo di acquisto riportato nell’atto pubblico di compravendita se gli interventi comportano il passaggio a una classe di rischio inferiore;
- All’85% del prezzo di acquisto riportato nell’atto pubblico di compravendita se gli interventi comportano il passaggio a due classi di rischio inferiori.
Addio Al Superbonus 110% – Benvenuto Superbonus 70%
Il celebre Superbonus al 110% ha fatto la sua uscita di scena, ma non disperate! Dal gennaio 2024, è stato sostituito dal Superbonus al 70%, riservato ai condomìni e agli edifici da 2 a 4 unità immobiliari di proprietà di un unico soggetto o in comproprietà. Lo sconto in fattura, fino a ieri possibile solo per lavori con Cilas presentata entro il 16 febbraio 2023 (in alternativa la spesa agevolata va portata in detrazione in 4 quote annuali), è stato recentemente oggetto di un ultimo e decisivo STOP con il DL n. 39/2024 che ha sancito il divieto di usufruire dello sconto in fattura e la cessione del credito per coloro che non hanno mai iniziato i lavori o non hanno mai pagato fatture.
Bonus mobili: stile in detrazione del 50%
Se state arredando la vostra casa dopo la ristrutturazione, il Bonus Mobili è ciò che fa per voi. Con una detrazione del 50% ripartita in 10 quote annuali di pari importo, potete acquistare mobili e grandi elettrodomestici per completare il vostro spazio con stile. Il tetto massimo di spesa per il 2024 passa da 8.000 euro a 5.000 euro.
Il limite riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.
Bonus verde e bonus barriere architettoniche: spazi aperti e accessibilità
Il Bonus Verde vi permette di godere di un giardino rigoglioso con una detrazione IRPEF del 36%. È possibile detrarre dall’Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) il 36% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2024, con un limite massimo di 5.000 euro, per gli interventi di sistemazione a verde degli immobili ad uso abitativo. Conseguentemente, la detrazione massima è di 1.800 euro (36% di 5.000) per immobile ed è ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Beh per chi ha un giardino nel centro storico di Pisa o nella provincia di Pisa è un bel colpo. Elenchiamo cosa è possibile fare:
- Sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
- La fornitura e messa a dimora di piante o arbusti di qualsiasi genere o tipo;
- La riqualificazione di tappeti erbosi, con esclusione di quelli utilizzati per uso sportivo con fini di lucro;
- Il restauro e il recupero del verde relativo a giardini di interesse storico e artistico;
- La realizzazione di coperture a verde;
- La realizzazione di giardini pensili;
- La realizzazione di impianti di irrigazione;
- La realizzazione di pozzi;
- La progettazione e la manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.
Per chi deve eliminare barriere architettoniche, ci sono detrazioni del 50%, 36%, e addirittura del 70% fino al 2025! Fate spazio alla bellezza e all’accessibilità nella vostra casa.
Siete pronti a trasformare la vostra casa a Pisa? I bonus casa del 2024, sono qui per guidarvi in ogni passo del vostro viaggio di ristrutturazione. Scoprite tutte le agevolazioni e rendete la vostra casa un luogo unico e accogliente!
P.S. Ricordatevi di utilizzare bonifici o carte di debito o credito per i pagamenti!
16 Maggio, 2024
Via libera alla Direttiva Casa Green: gli edifici soggetti a riqualificazione energetica
Il voto contrario dell’Italia non è bastato a fermare l’approvazione della Direttiva Europea Casa Green che, in ogni caso, rappresenta un punto di svolta fondamentale nel percorso verso la neutralità climatica.
Con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra e il consumo energetico nel settore edilizio, e di raggiungere la neutralità assoluta entro il 2050, questa direttiva impone nuovi obblighi ai proprietari di immobili.
Direttiva Casa Green: riqualificazione energetica di edifici residenziali e non residenziali
Se nella precedente proposta la Direttiva si basava sul passaggio a una migliore classe energetica, il testo approvato pochi giorni fa lascia agli stati membri la facoltà di decidere su quali edifici intervenire, con una distinzione di obiettivi tra edifici residenziali e non.
Edifici residenziali
Il consumo medio di energia dovrà essere ridotto del 16% entro il 2030, e di almeno il 20% entro il 2035.
Il risparmio energetico dovrà essere assicurato per almeno il 55% dalla diminuzione del consumo medio di energia di almeno il 43% delle case con le prestazioni energetiche peggiori, tra le quali vanno considerate anche quelle danneggiate da terremoti o altre calamità naturali. A queste abitazioni andranno dedicati dunque gli interventi di ristrutturazione più rilevanti.
Edifici non residenziali
Per quel che concerne gli edifici non residenziali, la loro classe energetica dovrà essere migliorata tramite interventi di ristrutturazione.
Entro il 2030 dovrà essere ristrutturato il 16% degli edifici, fino ad arrivare al 26% entro il 2033.
Inoltre, nei nuovi edifici pubblici dovranno essere installati i pannelli fotovoltaici con un obbligo progressivo dal 2026 al 2030.
Quali sono gli edifici esclusi da interventi di riqualificazione energetica secondo la Direttiva Casa Green?
L’interrogativo sollevato anche dal Ministro dell’Economia Giorgetti è “Chi paga?”.
Ancora non sono stati definiti fondi né stanziamenti economici a supporto degli interventi, tuttavia c’è chi può tirare un sospiro di sollievo (per ora).
Sono esclusi dalla direttiva o soggetti a deroghe:
- edifici storici;
- edifici militari;
- edifici di culto;
- fabbricati temporanei utilizzabili fino a 2 anni;
- fabbricati con superficie utile <50m2;
- seconde case/case vacanza utilizzate per meno di 4 mesi/anno, o con un consumo inferiore al 25% dell’uso costante;
Quanto costano gli interventi di riqualificazione energetica?
I principali e più diffusi interventi di ristrutturazione per aumentare l’efficienza energetica degli edifici sono:
- Installare gli infissi con doppi vetri;
- Montare la caldaia a condensazione o sostituire la vecchia caldaia con una pompa di calore;
- Coibentare il tetto;
- Installare il cappotto termico;
Per portare una casa di 100m2 dalla vecchia classe G alla D, si va dai 20 ai 40 mila euro, con oscillazioni in base all’ubicazione e le caratteristiche strutturali dell’immobile.
Numero di immobili da ristrutturare in Italia
In Italia, la realtà del settore immobiliare presenta sfide significative. Si stima che su un totale di 35,3 milioni di unità residenziali, ben 26,8 milioni presentino pessime performance energetiche. I dati Siape Enea evidenziano che il 60% delle unità si trova nelle classi energetiche F e G, mentre solo il 16% si trova nella classe E. Questa situazione offre grandi opportunità per la riqualificazione energetica, ma al contempo comporta un impatto significativo sul mercato delle ristrutturazioni.
Rischi di un mancato adeguamento alla direttiva sulle case green
Cosa potrebbe succedere a chi non si adegua alla nuova direttiva sulle case green? E se non avesse le risorse necessarie per procedere con le ristrutturazioni?
Chi non si adegua alla nuova normativa potrebbe essere soggetto a sanzioni e multe. È importante, quindi, che i proprietari comprendano l’importanza di adeguarsi alle nuove normative e valutino le opzioni disponibili per effettuare gli interventi necessari. Nel caso in cui non si abbiano le risorse finanziarie necessarie per procedere con le ristrutturazioni, potrebbe essere opportuno cercare finanziamenti agevolati o sfruttare incentivi governativi per interventi di efficienza energetica. Inoltre, potrebbe essere utile cercare soluzioni collaborative, come la condivisione dei costi con altri proprietari o l’accesso a programmi di finanziamento specifici per il settore immobiliare.
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RISTRUTTURA CASA PAGANDO IL 50%
Pro e contro della Direttiva Casa Green
Si stima che, in Italia, oltre il 70% degli immobili abbia pessime performance energetiche.
Arrivare alla neutralità energetica significa fare investimenti miliardari insostenibili senza un aiuto da parte dell’Europa.
Prima delle elezioni di giugno probabilmente non ci saranno novità su fondi e incentivi – se ci saranno – quindi per il momento consideriamo i costi un punto a sfavore.
È anche vero che la Direttiva ci mette di fronte a un’opportunità per:
- Ridurre l’impatto ambientale del settore edile;
- Stimolare l’economia e creare nuovi posti di lavoro;
- Risparmiare sulle bollette e ottenere sgravi fiscali;
- Aumentare il valore di mercato degli immobili (secondo il gruppo Gabetti tra il 3 e 5% per ogni “salto” di classe energetica);
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